IL PALAZZO

IL PALAZZO SIMON BENETTON, SEDE DELL’ARCHIVIO STORICO SIMON BENETTON

breve storia del Palazzo dalle sue origini

Richiamando lo stile Bauhaus, punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d’innovazione nel campo del design e dell’architettura del primo novecento nord europeo, legati al razionalismo ed al funzionalismo, facenti parte del cosiddetto movimento moderno, sotto commissione dell’ing Vasco Bernardi e dallo Studio associato Alvise e Vittorio D’Allarmi di Valdobbiadene, l’edificio nato negli anni sessanta era stato concepito come centro di confezioni sartoriali. Nel pianterreno del palazzo, l’attività commerciale accoglieva i clienti che, in quell’epoca, richiedevano abiti, completi, o singoli accessori.

Al primo piano trovava spazio il laboratorio per i tagli dei vari modelli, realizzati artigianalmente con l’ausilio di macchine da cucire, mentre il secondo piano era adibito al magazzino delle pregiate stoffe. Correva l’anno 1965 e vista la locazione, la committente chiede a Simon Benetton, allora trentenne, di eseguire una scala elicoidale in ferro battuto, per dare un facile accesso ai vari livelli del Palazzo.

La scala doveva essere leggera nel segno ma dalla robusta struttura, inoltre doveva rappresentare il genere merceologico “la sartoria “per la prima grande boutique di Valdobbiadene, fu cosi’ che il Palazzo ebbe un anima; nacque “Armonia in ferro del Segno” straordinaria opera concettuale per l’essenza del genio quale già era il giovane Simon Benetton, elegante ed eterna per lo stile unico e quindi mito perché intramontabile e mai fuori moda, concepita su “misura” dell’immobile, proprio come gli abiti classici dei tanti clienti che un tempo venivano indossati tra le sale del palazzo. Una sfilata di moda per i clienti del paese, ignari a quell’epoca di attraversare una pedana elicoidale post moderna, precursore di una innovativa passerella delle grandi sfilate.

Simon Benetton con l’opera “Armonia in ferro del segno” anno 1965 cm 708×474 Ferro Battuto e Legno di Noce

Oggi a distanza di cinquant’anni viene capita la sua vocazione, una provocazione intellettuale, come le più’ grandi opere d’arte che hanno fatto la storia della moda e dell’arte contemporanea italiana. Oggi, grazie a questa grande scala dedicata alla sartoria e alla moda, è stato possibile intitolare l’immobile che la conserva al Grande Maestro scultoreo Simon Benetton, sede di una associazione culturale, riferimento d’arte per collezionisti nel centro storico di Valdobbiadene.

Un’alta opera realizzata sempre dal Maestro Simon Benetton nel 1965 ed installata presso questo palazzo a lui dedicato è “Omaggio a Piet Mondrian”.

L’opera in omaggio al grande artista olandese è stata funzionalmente concepita a protezione delle vetrate ma allo stesso tempo doveva mantenere il senso della leggerezza, difatti attraverso la trasparenza dell’opera, si può’ ammirare la scala elicoidale all’interno degli ambienti espositivi.

“Omaggio a Piet Mondrian” anno 1965 cm 720 Ferro Battuto – particolare

Simon Benetton – “Viaggio Cosmico” anno 2011 cm 270

il Maestro Simon Benetton nell’anno 2009 incontra la famiglia Valerio, dove Roberto ed Arturo, padre e Figlio galleristi e curatori d’arte, strinsero un rapporto di grande amicizia e reciproca stima.

Da questa amicizia ed amore per l’arte, nacquero diverse iniziative, una volta acquistato e restaurato l’immobile il primo pensiero della famiglia Valerio è stato quello di intitolare il Palazzo al Maestro Simon Benetton e cosi’ dopo ben quarantasei anni, il Maestro Simon nell’anno 2011 per concludere la trilogia delle opere installate nel contesto realizza un’opera concettuale dal titolo “Viaggio Cosmico” .

l’opera rappresenta la vita al di fuori del pianeta terra, installata a parete rappresenta la “sospensione in assenza di gravità terrestre” dove tutto l’universo nasce e prende la forma di una lemniscata, il simbolo dell’infinito, trovando una via di fuga nello spazio tra suono, fuoco, ferro e luce, un vero inno alla vita.

Nel “Palazzo Simon Benetton” gli appassionati d’arte possono incontrare diverse attività culturali, quali presentazione di libri a caratura nazionale, mostre d’arte scultoree e pittoriche, meeting e convention culturali con artisti di fama nazionale ed internazionale, musica leggera, classica e lirica.

Attualmente in permanenza i visitatori possono ammirare una mostra Antologica del Maestro Simon Benetton dal 1968 al 2016.